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Relazione Tecnica Integrata, obbligatoria dal 1° settembre 2017

Barbara Costa on 18 Luglio 2017
Relazione Tecnica Integrata, obbligatoria dal 1° settembre 2017
Comments:52 commenti

Bologna e Provincia  – La Relazione Tecnica Integrata è una perizia tecnica obbligatoria, redatta da un professionista abilitato dalla quale risulti la conformità catastale dello stato di fatto e l’esame edilizio e urbanistico del fabbricato oggetto di vendita. In due parole la Relazione Tecnica deve attestare che l’immobile è conforme a quanto indicato nella documentazione tecnica depositata presso il Comune e presso il Catasto.

La Relazione Tecnica è obbligatoria dal 1° settembre 2017 per poter compravendere qualsiasi tipologia di fabbricato, sia ad uso residenziale che commerciale, indipendentemente dal fatto che il fabbricato sia al grezzo, un rudere o una nuova costruzione (con esclusione dei terreni).

Con la Relazione Tecnica, redatta su incarico ed a spese del venditore, tutti i soggetti coinvolti nelle trattative, ed in particolare l’acquirente, saranno garantiti sotto il profilo dell’esame tecnico relativamente alla regolarità edilizia e alla agibilità dell’immobile e allo Stato sarà assicurata una minore incidenza del contenzioso e delle procedure amministrative di sanatoria delle irregolarità.

Chi redige la Relazione Tecnica Integrata?

Un tecnico abilitato Geometra, Geometra Laureato, Architetto, Ingegnere, ecc. iscritto regolarmente all’Albo Professionale ed in possesso di idonea polizza assicurativa professionale a copertura di eventuali danni patrimoniali conseguenti al proprio operato.

Si consiglia di allegare la dichiarazione tecnica già in sede di firma del contratto preliminare.

Cosa succede quando la Relazione Tecnica non può essere redatta perché sono presenti delle difformità?

Semplice, tutte le difformità devono essere sanate/sistemate prima della compravendita e quindi prima della redazione della Relazione Tecnica.

 

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52 thoughts on “Relazione Tecnica Integrata, obbligatoria dal 1° settembre 2017

  • elisabetta
    on 24 Maggio 2018

    Buongiorno, una domanda. Se invece di compravendita si tratta di una permuta, è cmq necessaria la relazione tecnica? grazie, ELisabetta

    • Barbara Costa
      on 24 Maggio 2018

      Buon pomeriggio, anche in caso di permuta o di donazione viene richiesta la relazione tecnica.
      Tenga sempre presente che non in tutte le provincie di Italia è stato sottoscritto l’accordo tra il notariato e il collegio dei geometri e che pertanto il documento non è richiesto in tutte le province.

  • Raffaella
    on 7 Giugno 2018

    Buongiorno,
    se un venditore non produce la RTI, visto anche la tempistica (circa tre mesi, pare) con cui il Comune di BO evade le richieste , come si può ovviare a questa mancanza e quali sono i rischi di procedere all’acquisto di un appartamento senza la RTI? Grazie mille

    • Barbara Costa
      on 7 Giugno 2018

      Buongiorno,

      innanzitutto per stipulare l’atto di compravendita senza la “Relazione Tecnica” è necessario che il Notaio incaricato sia d’accordo, ma anche in quest’ultimo caso, ritengo sconsigliato a parte acquirente acquistare senza la “Relazione Tecnica” che lo tutela sulla conformità catastale e urbanistica dell’immobile.

      Certo 3 mesi sono un periodo importante, ma non sempre così fondamentale, tenendo conto che è possibile stipulare un primo contratto preliminare senza la “Relazione Tecnica” che potrà essere consegnata solo alla firma dell’atto definitivo.

      Ovviamente sia con la “Relazione Tecnica” che senza le responsabilità sui vizi e le garanzie di conformità sono una dovere di parte venditrice, tuttavia la “ratio” di questo accordo ha l’obiettivo di spostare la responsabilità civile e penale al tecnico incaricato liberando il proprietario venditore da problematiche post-vendita.

      Se ha ulteriori dubbi mi contatti anche telefonicamente.

      Buona Giornata Barbara

  • Andrea
    on 22 Giugno 2018

    Mi scusi signora Barbara, quale sarebbe il disposto legislativo che ha istituito tale obbligo ?

    • Barbara Costa
      on 26 Giugno 2018

      Buongiorno,
      non esiste una norma di riferimento perchè l’obbligo nasce da un accordo stipulato tra il notariato e il collegio dei geometri.
      Per la provincia di Bologna l’obbligo è stato previsto per gli atti successivi al 1° settembre 2017. Consiglio per le altre province di verificare l’esistenza o meno de un accordo e nel caso i termini dello stesso.

  • GREGORIO
    on 4 Luglio 2018

    Buongiorno Barbara, anche per chi vuole affittare un appartamento è necessario predisporre la relazione tecnica integrata?

    Grazie

    • Barbara Costa
      on 4 Luglio 2018

      Buongiorno Gregorio,
      per affittare non è necessaria la relazione tecnica, solo in caso di compravendita è richiesta.
      Per l’affitto ricordate di produrre il “certificato di prestazione energetica” APE.

      • GREGORIO
        on 4 Luglio 2018

        Grazie!!!

  • Giovanni
    on 21 Agosto 2018

    Buongiorno , se ci sono delle piccole difformità nella relazione tecnica e la relazione no. Risulta comunque conforme si può procedere alla vendita anche senza procedere a sanatorie ? Si parla di muri spostati rispetto al progetto originale di qualche centimetro

    • Barbara Costa
      on 27 Agosto 2018

      Buongiorno, è possibile procedere alla vendita anche in presenza di piccole difformità. Il mio consiglio è quello di rivolgersi allo Studio Notarile incaricato per valutare nello specifico come è meglio procedere.

  • Renato
    on 7 Settembre 2018

    Salve, dovrei vendere un immobile che ho acquistato da asta fallimentare che possedeva quindi una perizia tecnica. Posso utilizzare questa in luogo della RTI ?
    Come posso sapere se nella provincia di Rimini è obbligatoria l’RTI ?

    • Barbara Costa
      on 10 Settembre 2018

      Buongiorno, la perizia tecnica potrebbe non essere una relazione tecnica integrata. Dalla mia esperienza non ho mai visto RTI allegate agli atti degli immobili all’asta ma solo analisi di stima per individuarne il valore.

      Il protocollo di intesa tra il Notariato e il collegio degli architetti, geometri e ingegneri è stato firmato anche su Rimini.

      Le consiglio di rivolgersi ad un tecnico di zona per la verifica della documentazione tecnica già in sue mani.

  • Elena
    on 23 Gennaio 2019

    Buona sera.Io compro una casa da una cooperativa,in provincia di Firenze,è non so chi deve pagare la nota tecnica (il venditore vuole fare il furbo e dice che devo pagare io x che è diverso quando si compra da una società )grazie

    • Barbara Costa
      on 24 Gennaio 2019

      Buon Pomeriggio, la relazione tecnica integrata è in via generale pagata da parte venditrice essendo la stessa tenuta a documentare lo stato dell’immobile.
      Per volontà delle parti, quindi in accordo contrattuale e tenendone conto nella determinazione del prezzo, è possibile decidere di imputare alcuni costi a parte acquirente.
      Ritengo non sussista alcuna distinzione nel caso in cui il venditore sia persona fisica o società o società cooperativa.

  • Nicola De Salvo
    on 24 Gennaio 2019

    Buongiorno, i miei fratelli fanno una rinuncia al lascito della casa dei genitori, ci viene chiesta per legge relazione tecnica integrata, tutto in regola a parte uno sgabuzzo esterno ma attaccato al muro di casa, mai registrato al catasto,in diverse successioni aimé….come ci si comporta in questo caso?? Si abbatte si accatasta o …. grazie buona giornata Nicola

    • Barbara Costa
      on 24 Gennaio 2019

      Buongiorno, in questi casi si applicano norme comunali, pertanto diverse da zona a zona, vi consiglio di incaricare un tecnico che vi illustri le diverse possibile e i relativi costi.
      Purtroppo non è possibile dare un’indicazione univoca.

  • Andrea
    on 4 Febbraio 2019

    Buongiorno,se l immobile nn è nel comune di bologna ma i propietari sono di bologna ci vuole sempre questo documento?

    • Barbara Costa
      on 4 Febbraio 2019

      La Relazione Tecnica Integrata segue la zona dove è ubicato l’immobile. Pertanto le consiglio informarsi presso un tecnico, un’agenzia o un notaio della zona ove è posto l’immobile.

  • andrae
    on 4 Febbraio 2019

    Grazie ,però i propietari vorrebbero fare l’atto a bologna ma limmobile è in sardegna,come posso risparmiarmi questo prassi un po costosa x le mie tasche?Grazie

  • ANDREA
    on 4 Febbraio 2019

    LA RINGRAZIO,IL MIO NOTAIO NN RICHIEDE QUESTA DOCUMENTAZIONE,PERTANTO VOLEVO SAPERE SE SONO OBBLIGATO,VISTO CHE I VENDITORI X MOTIVI LOGISTICI VORREBBERO FARE L’ATTO A BOLOGNA.GRAZIE

    • Barbara Costa
      on 7 Febbraio 2019

      Se il Notaio rogante non richiede il documento e se le parti sono d’accordo è possibile rogitare senza la Relazione Tecnica Integrata. Ogni soggetto si assumerà le responsabilità ordinarie e legali dell’atto di compravendita.

  • Giovanni
    on 6 Febbraio 2019

    Salve, si parla di OBBLIGO ma non risulta che ci sia una norma di legge che impone l’obbligo imprescindibile di presentare la RTI in sede di rogito salvo buon fine se non un protocollo di intesa sottocritto fra gli ordini nel 2017. Benvenga la scelta di adottare dai Notai uno strumento in grado di rafforzare le tutele per i cittadini ma attenzione a non confoderli come OBBLIGHI neccessari per il rogito laddove dietro questo ulteriore adempimento diventa un onere accessorio per chi vende.

    • Barbara Costa
      on 7 Febbraio 2019

      Buongiorno Giovanni, ha assolutamente ragione. Parliamo di obbligo perché in base agli accordi, tra il Notariato e il Collegio dei Geometri, i Notai dovrebbero tutti aderire alla sottoscrizione e chiedere il documento come necessario, ai fini della stipula, indipendentemente da una normativa che impone un obbligo legale.

  • Emanuela Aloisi
    on 3 Maggio 2019

    Buonasera, anche nel caso di prenda in affitto un locale che avrà come destinazione un cocktail bar ? In questo caso deve essere fornita dal locatore ?

    • Barbara Costa
      on 13 Maggio 2019

      Buon Pomeriggio, La relazione tecnica integrata è richiesta per la vendita degli immobili e non per la locazione.

  • Daniele
    on 9 Maggio 2019

    Salve, devo acquistare un immobile e la parte venditrice ha incaricato un professionista che ha presentato la relazione tecnica. Essa attesta la regolarità urbanistico-edilizia e la corrispondenza alla planimetria catastale. Guardando però la planimetria è evidente una parete con porta a dividere il corridoio in due metà. Parete che in realtà non c’è. Posso andare avanti con il rogito o devo farlo presente? Premesso che a me andrebbe bene anche così allo stato attuale. Grazie

    • Barbara Costa
      on 10 Maggio 2019

      Buon Pomeriggio,
      il tecnico dichiara sotto la propria responsabilità civile e penale la conformità dell’immobile.

      Nel caso ci siano difformità minori (Art. 19Bis L.R. 23/2004 per quel che riguarda la regione Emilia Romagna) è possibile il trasferimento della proprietà tuttavia le difformità dovranno essere indicate nella Relazione Tecnica Integrata.

      Consiglio di confrontarsi con parte venditrice prima ed eventualmente con il Notaio in un secondo momento.

  • Giuseppe D.S.
    on 24 Giugno 2019

    Buonasera,
    sto per vendere un immobile a Bologna,ma da verifiche effettuate nelle planimetrie consegnante nel 1956 ,il balcone di una delle camere risulta essere una normale finestra.Mi chiedono di pagare una multa di 1000 euro più’ altri oneri per “sistemare ” il tutto.Mi chiedo se posso rifiutarmi di pagare tale multa,visto che io ho acquistato nel 2009 quando la ti non era obbligatoria e tantomeno mi erano state comunicate tali difformità rispetto al progetto iniziale.
    Devo necessariamente magari io un errore compiuto quasi settant’anni fa?
    grazie

    • Barbara Costa
      on 25 Giugno 2019

      Buongiorno, mi dispiace informala che non può evitare la sanzione. Lo scopo dell’accordo tra il notariato e il collegio dei geometri è proprio quello di impedire quanto purtroppo è capitato in passato, ovvero di acquistare un immobile con delle difformità.

  • Samuele Orsini
    on 2 Gennaio 2020

    buongiorno,

    il venditore deve pagare il geometra anche in caso la relazione integrata da esito negativo o va pagato una volta che si è conclusa la sanatoria?

    Grazie
    Samuele

    • Barbara Costa
      on 13 Gennaio 2020

      Buongiorno, il geometra è un tecnico incaricato di parte che ha diritto ad un compenso pari all’attività svolta.
      Consiglio di richiedere un preventivo che includa non solo la redazione della RTI, ma anche la prestazione nel caso in cui ci siano delle difformità da sanare.

  • on 4 Febbraio 2020

    La Relazione di rispondenza edilizia e conformit catastale , la dichiarazione prodotta e firmata da un tecnico abilitato. Il tecnico, visionato l immobile e la documentazione depositata al Comune e al Catasto, attesta che l immobile possiede la conformit catastale e la corrispondenza urbanistica-edilizia. Nella Relazione Tecnica integrata oltre alla conformit catastale, come sopra ricordato, gi obbligatoria dal 2010, in assenza della quale l atto redatto nullo, al fine di garantire alle parti anche la conoscenza e consapevolezza della situazione urbanistico-edilizia, i firmatari del protocollo, hanno ritenuto necessario aggiungere la verifica della corrispondenza agli aspetti urbanistico-edilizi.

  • Mat
    on 6 Febbraio 2021

    Buongiorno
    Il mio caso è assurdo… Ho la relazione di conformità che recita tutto ok… Quindi acquisto l immobile e solo dopo mi accorgo che le altezze non corrispondono!! Al catasto si parla di 2.80 ma i locali tra cui camera e salotto sono 2,60 poi 2,70 il bagno 2,40 etc e t… Ma da nessuna parte viene specificato…. Che faccio? Ora devo ristrutturare ma chi mi dice che un giorno qualcuno non venga a dirmi che ho ridotto le altezze?

    • Barbara Costa
      on 8 Febbraio 2021

      Buongiorno, la relazione di conformità è firmata sotta la responsabilità civile e penale del tecnico pertanto le consiglio di contattare il venditore che a sua volta dovrà assicurarsi dal tecnico la veridicità di quanto dichiarato… pena il risarcimento del danno.
      Ricordo che i locali principali, salvo deroghe, devono avere altezze minime di mt. 2,70.

  • Mari
    on 13 Marzo 2021

    Salve,dovrei acquistare un monolocale su Ferrara e insisto da 2 mesi per ricevere la RTI e mi comunica l’agenzia, che i tempi comunali sono lunghi e bisogna rogitare e che verrà segnato nell’atto e dovrò attendere il documento.Io prima di acquistare vorrei ricevere tutta la documentazione e penso di essere nella ragione,come mi comporto?Tra l’altro sono stati fatti dei lavori mai aperta una scia. Vorrei un parere da un tecnico.Posso contattarla in privato?

    • Barbara Costa
      on 13 Marzo 2021

      Buongiorno, certo che mi può contattare.
      Il mio numero è +393474266871.
      Barbara

  • Marghetita
    on 1 Novembre 2021

    Buongiorno
    Posso scrivere qui il mio problema?

    • Barbara Costa
      on 2 Novembre 2021

      Buongiorno Margherita,

      può scrivere o se preferisce mi può chiamare al numero 347 4266871.

      Grazie Barbara

  • MElissa
    on 1 Luglio 2022

    Buonasera,
    Vi scrivo in merito alla vendita di un immobile nella provincia di Ravenna.
    Premetto che fin dal contratto stipulato con l’agenzia immobiliare sostengo che prima di mettere in vendita immobile servirebbe Ape e RTI.
    A marzo (qualche settimana dopo aver messo in vendita immobile) riceviamo una proposta.
    Fin dall’accettazione dico che vorrei arrivare al compromesso con in mano RTI e ape.
    Fissiamo entro il 15luglio la data del compromesso nella scrittura della proposta, ma ad oggi a distanza di 2mesi il tecnico incaricato (suggerito dall’immobiliare) non ha ancora redatto la relazione,anzi qualche giorno fa è saltato fuori che manca una porta tra lo stato precedente del 1982 ,tra condono del 1989 e lo stato attuale al 2010…
    Io non voglio andare al compromesso il 14,luglio perché non so ancora quanto mi costerà sanare il tutto… E il tecnico ha parlato anche di sismica
    Cosa posso fare?
    Grazie cordialmente
    M.E

    • Barbara Costa
      on 1 Luglio 2022

      Buongiorno,

      Grazie per avermi scritto, cercherò di fare con Lei alcune considerazioni nella speranza di esserLe utile.

      La certificazione energetica (APE) è necessaria già per pubblicizzare la vendita dell’immobile, mentre la RTI deve essere consegnata entro la firma del Rogito.

      Sarebbe ottimo avere anche la RTI nel momento in cui si propone l’immobile in vendita tuttavia sia le tempistiche per l’accesso agli atti presso gli Uffici Tecnici dei Comuni sia l’operato dei Geometri, oggi molto impegnati per le molte pratiche relative ai bonus fiscali, non permettono spesso ottimizzare i tempi.

      Nella proposta di acquisto è sempre consigliato indicare i documenti presenti e quelli ancora da fornire facendone una pre-valutazione sia tecnica che economica. Gli accordi espressi in una proposta non sono solo quelli relativi al valore di acquisto, ma è essenziale indicare e specificare anche quegli elementi certi ed eventualmente incerti che sono oggetto del percorso di compravendita.

      Per non partecipare al compromesso è necessario tuttavia valutare che l’accettazione della proposta è già un accordo tra le parti e che è onere di parte venditrice sostenere le spese di allineamento catastale ed urbanistico in rapporto con lo stato di fatto.

      Se desidera approfondire l’argomento mi può contattare al numero 347 4266871.

      Barbara

  • marco
    on 16 Agosto 2022

    la relazione tecnica richiesta per l’atto di compravendita ha una durata massima: sei mesi, 1 anno o 2 anni?

    • Barbara Costa
      on 26 Agosto 2022

      Buongiorno, scusi il ritardo nella risposta.
      In teoria non esiste una scadenza alla RTI o comunque non è stata prevista negli accordi tra il Notariato ed il Collegio dei Geometri.
      Si presume che, se l’immobile non stato oggetto di alcun intervento successivo alla RTI, sia sufficiente dichiarare in atto (rogito) che successivamente alla redazione della RTI l’immobile non ha subito variazioni.

  • Donata
    on 30 Agosto 2022

    Buonasera,
    ho acquistato un monolocale nel 2017 in centro a Bologna, provvisto di certificato di agibilità.( richiesto dal precedente proprietario a seguito di ristrutturazione).
    Ora devo venderlo e sto facendo predisporre la relazione tecnica integrata da un geometra di fiducia.
    Ci siamo accorti che le altezze non corrispondono e non rispetterebbero i requisiti per agibilità.
    Come mi devo comportare secondo lei per vendere in tranquillità?
    Grazie

    • Barbara Costa
      on 31 Agosto 2022

      Buongiorno,
      Le consiglio di chiedere al Suo tecnico di fiducia di fissare un appuntamento con l’Ufficio Tecnico competente del Comune di Bologna per capire se ci sono state o meno delle tolleranze o/e delle deroghe che abbiamo permesso il rilascio del certificato di agibilità.

      In questo modo avrete la certezza di vendere con la documentazione corretta senza incorrere di problematiche post vendita.

      Nel caso abbia necessità può contattarmi al numero 347 4266871.

  • Donata
    on 31 Agosto 2022

    La ringrazio della celerità nella risposta.
    Il problema a mio avviso è che il geometra che ha predisposto le pratiche di ristrutturazione ha comunicato al comune le altezze di metri 2.70 ( come risulta da mappa catastale aggiornata) e il comune non è andato a vedere e ha rilasciato l’agibilità.
    Potrei tentare di contattare questo geometra e chiedere spiegazioni in merito, ma non so se è tenuto a darmi informazioni.
    Grazie

    • Barbara Costa
      on 31 Agosto 2022

      Assolutamente, ciò che è dichiarato nei documenti depositati deve corrispondere allo stato di fatto.
      L’abitabilità è rilasciata sulla base delle dichiarazione del tecnico e viene riconosciuta senza sopralluogo con silenzio assenso trascorsi 30 giorni dalla richiesta. Il tecnico ha pertanto una responsabilità civile e penale nella pratica depositata.

      Tuttavia possono esserci delle ragioni/tolleranze per altezze inferiori ai ml. 2,70. La normativa infatti prevede un minimo di ml. 2,70 per l’abitativo ed è proprio in fase di ristrutturazione che diventa fondamentale operare nel rispetto delle altezze. Pavimenti posati sopra ad altri pavimenti, cartongessi per illuminazione che siano disposti a tutto soffitto spesso comportano delle variazioni nelle altezze tali da renderle non regolari.

  • Donata
    on 31 Agosto 2022

    La ringrazio di tutte le informazioni.

  • VITO SCIORTINO
    on 2 Febbraio 2023

    SE LA COMPRAVENDITA E’ CONTESTUALE ALLA STIPULA DEL CONTRATTO DI MUTUO ED A TAL FINE LA BANCA CHIEDE DI NORMA UNA PERIZIA REDATTA DA UN TECNICO DI SUA FIDUCIA NEL CUI CONTESTO VIENE ACCERTATA SIA LA CONFORMITA’ CATASTALE E SIA LA REGOLARITA’ URBANISTICA, COME MAI UN NOTAIO DELLA PROVINCIA DI PRATO RICHIEDE TASSATIVAMENTE ANCHE LA RELAZIONE TECNICA (CHE PERALTRO E’ A MIO CARICO, CHE SONO L’ACQUIRENTE)??
    IN TAL CASO NON VI SEMBRA UN’ESAGERAZIONE FINALIZZATA VEROSIMILMENTE AD BALZELLO CAMUFFATO DA QUALCOS’ALTRO?
    GRAZIE.

    • Barbara Costa
      on 3 Febbraio 2023

      Buongiorno, la perizia del tecnico incaricato della banca al fine del mutuo, anche se contiene informazioni similari alla RTI, è considerata un documento diverso dalla RTI.
      La RTI, salvo diverso accordo tra le parti, è a carico del venditore.
      Sono d’accordo con Lei sul fatto che ci sono molti documenti similari che comportano un costo aggiuntivo.
      Ritengo che siano le diverse responsabilità “civili e penali” di chi sottoscrive la RTI o di chi firma la Perizia supportare la distinzione dei due documenti.

  • on 11 Settembre 2023

    Buonasera,
    sarebbe opportuno fare una precisazione. La relazione tecnica non è obbligatoria ne tantomeno ha avuto origine da una legiferazione. Ella nasce da un semplice protocollo di intesa tra Notariato ed Ordini professionali. In merito a ciò nel 2019 si è espresso anche l’Antitrust con missiva reperibile in rete o sul sito dell’Ordine degli Architetti.
    Detto questo è vero, i Notai in Emilia Romagna la pretendono ed il consiglio è quello di farla redigere prima della sottoscrizione di proposte di acquisto o preliminari d compravendita al fine di ridurre drasticamente il rischio di inadempienze contrattuali. Se svolta dopo, serve ben a poco lato consumatori. Fabio Zerbinati

    • Barbara Costa
      on 13 Settembre 2023

      Grazie, precisazione assolutamente dovuta e corretta.

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